Vi trovate nel ponente ligure e volete un punto panoramico fantastico ma che abbia anche una storia particolare? Ho quello che fa per voi! La soluzione perfetta è la Grotta dei Falsari (nota anche come Grotta dei Briganti o Antro dei Falsari). Questa grotta particolare, o antro che dir si voglia, si narra prenda il nome dall’attività che veniva svolta al suo interno. Trovandosi in un luogo isolato e non facilmente raggiungibile, un tempo veniva usato dai contrabbandieri per incontri d’affari o dai briganti per nascondere la loro merce. Se arrivate in macchina vi consiglio di lasciarla in uno dei pochi parcheggi gratis di via 25 Aprile oppure a pagamento in piazza Lorenzo Vivaldo, così da essere vicini all’imbocco del sentiero che vi porterà alla grotta.
Da piazza Lorenzo Vivaldo si prende via 25 Aprile all’inizio della quale si trovano numerosi segnavia prima che inizi la scalinata in salita. Per non confondersi, vi consiglio di seguire sempre le indicazioni per la “Passeggiata Dantesca”, nonostante basti restare sul sentiero principale per arrivare a destinazione senza problemi.
Arrivati alla grotta dopo circa 40 minuti di camminata, è possibile accedervi tramite una piccola apertura che si trova sulla sinistra rispetto alla fine del sentiero appena percorso in discesa. Fate attenzione a tenere la destra nello scendere prima di lanciarvi e cadere giù nell’apertura della grotta. Una volta dentro, vi consiglio di andare fino in fondo alla grotta e sedervi su di una piccola asse di legno che ricrea una specie di panchina. Da qui, seduti al massimo in due, potrete godervi il panorama e stupire la vostra lei o il vostro lui parlando dell’origine della grotta o del “suo tesoro” di cui vi parlo più sotto. La Grotta dei Falsari ha origini antichissime, creatasi grazie alla lenta e costante azione erosiva esercitata dal mare milioni d’anni fa, quando le terre oggi emerse si trovavano al di sotto del livello del mare.
Se possedete un drone ed il meteo lo consente, portatelo con voi per fare delle riprese spettacolari, non ve ne pentirete. Per finire, una piccola curiosità: proprio nello specchio d’acqua che vedete di fronte alla grotta, nel 2017 sono stati ritrovati dei reperti della prima battaglia vittoriosa di Nelson contro i Francesi (1795) consistenti in dei cannoni in bronzo e rari fucili militari. Trattasi di una notevole scoperta di archeologia subacquea che ha “donato” anche un tesoro alla Grotta dei Falsari.