Sabato, finalmente weekend. Dopo una settimana in smart working senza poter uscire di casa e alzare il culo dalla sedia la voglia di aria aperta è alle stelle. In aggiunta, non riuscendo sempre ad allenarmi, sfrutto la scusa per cercare luoghi sfidanti da raggiungere a piedi. Ecco che la mia ricerca mi porta alla scoperta della Grotta dell’Edera, un grande cilindro roccioso a cielo aperto, generatosi dal crollo della volta che ricopriva questa grande grotta calcarea immersa nel bosco di Monte Sordo. Un luogo conosciuto per la sua valenza geologica e per la presenza suggestiva dell’Edera (oggi pochissima) che ne ricopriva le pareti internamente ed esternamente.
Ma come raggiungere questa perla dell’entroterra ligure? Salendo in macchina da Finale Ligure si può arrivare fino a Perti Alto, in Contrada Valle, dove posteggiare l’auto e poi proseguire a piedi. Da qui si scende sul ponticello che porta alle Case Valli per poi seguire il sentiero segnato con tre pallini rossi. Questo porta dentro al bosco per poi raggiungere in circa 30 minuti di camminata la grotta.
Scarpinando lungo il sentiero ed i suoi 157m di dislivello, ad un certo punto, dopo circa 15 minuti, fate caso ai segni gialli che compariranno su alberi e rocce. Anziché continuare a salire, arrivando così all’accesso mediano nella grotta dal quale può calarsi chi ha un’attrezzatura per fare arrampicata, seguite i segni gialli e scendete lievemente tenendo la sinistra. Arrivati a questo primo “bivio” potrete usare come ulteriore indizio per avere conferma che siete sulla strada giusta il piccolo cartellino che segna il giro delle chiese.
Continuando sul sentiero appena imboccato, giungerete ad un ulteriore ma ultimo bivio. Andando a destra, tramite una scaletta inserita nella roccia, raggiungerete il foro mediano di accesso alla grotta di cui vi parlavo prima. Per accedere alla grotta dall’entrata “bassa” dovrete andare a sinistra.
Davanti a voi il sentiero che continua a sinistra scende ripidamente. Fate caso ai segni gialli presenti sulle rocce per avere la certezza di trovarvi sulla strada giusta.
Il sentiero si aprirà alla fine davanti a voi sull’ingresso alla grotta. L’interno è ovviamente buio, quindi è consigliato avere una luce frontale con voi, sebbene si possa proseguire anche senza o alla peggio sfruttando la luce del vostro smartphone.
L’ingresso è maestoso e per continuare dovrete subito usare le corde che vi trovate sulla prima “parete” così da risalire la grossa frana e accedere alla grotta.
Fate sempre molta attenzione salendo e soprattutto scendendo, in quanto la roccia può essere leggermente scivolosa ed alcuni passaggi insidiosi se presi troppo alla leggera.
Giunti alla fine del percorso d’ingresso troverete un buco molto stretto e buio per accedere alla grotta. Da questo buco ci passa una persona snella con anche uno zaino sulle spalle o una persona di corporatura media. Potrebbe essere necessario strisciare per salire, appoggiando il petto fuori dal buco e spingendosi facendo forza con le braccia. Per aiutarvi a salire e scendere sono presenti anche qua delle corde.
Una volta sbucati fuori dal buco vi troverete all’interno di un grande cilindro roccioso a cielo aperto, alto 35 metri e con un diametro di 20, le cui pareti sono tra le più gettonate per l’arrampicata sportiva.
Una volta dentro avrete una bellissima cornice di roccia che racchiude una finestra sul cielo e le montagne del circondario.
Se come me fate questo giro di mattina, poi fate una sosta per pranzo al piccolo borgo di Finalborgo che è veramente carino e vale la pena trovandosi in zona.
Un pensiero riguardo “Zaino in spalla e via sopra Finale Ligure alla scoperta della Grotta dell’Edera”
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