Da venerdì 14 a domenica 16 maggio ritorna a Genova l’appuntamento primaverile con i Rolli Days, l’esclusiva possibilità di visitare sia fisicamente che in digitale i palazzi antichi e le dimore storiche dell’antica nobiltà genovese. Ma tutto questo visitare e camminare per le vie del centro storico mette sempre un certo appetito. Quale occasione migliore, quindi, per unire la bellezza dell’arte cinquecentesca con i sapori della cucina tradizionale ligure. A due passi dal crocevia del cuore pulsante di Genova, Via XX Settembre, sorge un ristorante con quasi 70anni di storia alle spalle, Il Genovese.
L’APPETITO VIEN MANGIANDO
Prima di tutto siamo a Genova e quindi… PESTO! Che sia pranzo o cena prima d’iniziare vi verrà portato un piccolo mortaio con del pesto fresco fatto in casa accompagnato da del pane. Veramente buono e se non avete particolarmente fame è un antipasto/aperitivo perfetto.
Per ingannare l’attesa e gustare qualche specialità locale iniziamo con il misto fritti composto da frisceü (frittelle di baccalà), panissette (dei bastoncini fatti di farina di ceci, acqua e sale), latte brusco (una sorta di besciamella fritta con l’aggiunta di uova e cipolle che si presenta tagliata a quadrotti, croccante fuori e morbida dentro), gattafin (una specie di ravioli fritti ripieni di verdura) e trippa fritta. Sebbene sia tutto fritto le varie sfiziosità risultano tutte molto leggere e dal gusto delicato.
Iniziamo con delle trofie al pesto, un super classico che più tradizionale non si può. La pasta è cotta alla perfezione e il pesto è verde smeraldo, brillante e buonissimo.
Per chi proprio non riesce a star senza il sapore della carne quando mangia, la cucina offre dei buonissimi ravioli di Cabannina al tuccu genovese. Il tuccu è il sugo rosso genovese per eccellenza, preparato con un pezzo di carne che si sfalda in cottura insieme a pinoli, cipolla e chiodi garofano. Ma la specialità e particolarità di questi ravioli sta anche nella carne di Cabannina usata per il loro ripieno. La Cabannina è l’unica razza bovina autenticamente ligure, che prende il nome da Cabanne, una frazione del comune di Rezzoaglio, in alta Val d’Aveto. In passato si chiamava semplicemente “nostrana”, poi è stata rinominata così in onore di questa zona. Se oggi è ancora tra noi si deve ringraziare questa vallata, dove hanno conservato e tenuto nascoste le Cabannine quando poco lungimiranti leggi imponevano la loro sostituzione con razze più produttive. La Cabannina, infatti, è sempre stata una vacca da latte, che però di latte ne produce molto poco, seppur di grande qualità. Per questo nel Dopoguerra era stata vietata la sua commercializzazione per scarsa redditività, sebbene abbia tre caratteristiche principali: è molto piccola, ideale per i ristretti e impervi terreni liguri; è molto rustica, resiste bene allo stato brado mangiando erbe e foglie e ben si adatta (e si è selezionata) sulle difficili montagne dell’entroterra; infine, ha un manto scuro con sfumature rossicce, con una caratteristica striscia chiara sulla schiena.
A chiudere il buonissimo tris di primi dei caratteristici pansotti con salsa di noci. Questa pasta ripiena di magro dall’aspetto panciuto, da qui il nome, è cotta e condita sapientemente rendendola una vera goduria. Simili ai ravioli, da cui differiscono essenzialmente per la grandezza e l’assenza di carne nel ripieno, i pansoti alla salsa di noci sono uno dei piatti più economici e caratteristici della tradizione genovese.
ATMOSFERA, SERVIZIO E PREZZI
Il locale è piccolo ma veramente accogliente. Lo spazio è sfruttato al massimo rispettando tutte le norme sanitarie, sia nella saletta al piano terra che in quella al piano superiore (più fresca durante le calde giornate estive).
L’arredo è semplice e curato, con la porta d’ingresso tappezzata da bollini e riconoscimenti di riviste e guide varie a garanzia dell’indubbia qualità del ristorante.
Il servizio è sempre ottimo, con il personale alla mano pronto a spiegare i piatti più tradizionali anche ai foresti e consigliare abbinamenti vari tra piatti e vini locali. Ciliegina sulla torta è la possibilità di acquistare il pesto che mangiate prima di tornare a casa, così da portare o regalare un po’ di Genova dovunque andiate.
In totale, per una cena semplice e veloce come la nostra, si spendono 20€ a testa, coperto e acqua inclusi. Se siete curiosi potete sempre consultare il menù aggiornato sul loro sito.
INFO
Il Genovese
Via Galata 35R, Genova
tel. (+39) 010 869 2937 (chiamare dalle 10:00 in poi)
lunedì – sabato > 12:00 – 14:30 / 19:00 – 22:30