Ogni volta che cammino nella zona ovest di Milano e passo per Piazza Piemonte, resto sempre ammaliato come se fosse la prima volta dai due grattacieli che la sovrastano. Quanto mi piacerebbe abitare in uno dei due attici di quelli che furono i primissimi grattacieli di Milano, costruiti nel 1923 secondo il progetto dell’architetto Mario Borgato. Simili ma non uguali, sono per l’appunto chiamati “I Gemelli Diversi”, con i loro 38m, per cui fu concessa una deroga al piano urbanistico dell’epoca, e lo stile decò a contraddistinguerli. Ma camminare mette fame, quindi perché non fermarsi a mangiare da qualche parte nelle vicinanze e perché non proprio da Bottega Lucia.
L’APPETITO VIEN MANGIANDO
Iniziamo con una serie di antipasti per assaggiare un po’ di tutto partendo con del culatello di Zibello D.O.P. accompagnato da dello gnocco fritto. Il culatello è qualcosa di veramente indescrivibile e super saporito, al contrario invece dello gnocco fritto che sembra sia stato lasciato troppo nell’olio a friggere assorbendone così un po’.
Per continuare ordiniamo anche un raviolone di guancia di maiale, funghi e frutto della passione. L’idea sembrava interessante ma all’assaggio funghi e maiale non si sentono, al contrario del frutto della passione e della pasta del raviolone un po’ indietro di cottura.
A concludere il tris di antipasti ecco la patata piena di sé e guanciale. Bella la presentazione ma le spezie usate erano puramente decorative, inutilizzate nella ricostruzione del ripieno della patata. Anche in questo caso a parte il sapore classico senza infamia e senza lode di una patata bollita non si sente altro, insomma il guanciale che avrebbe dovuto dare quella nota di sapore più briosa gioca ancora a nascondino.
Il primo risolleva tutto, buono e ben bilanciato. Trattasi di semplici agnolotti di zucca cotti con burro e salvia. All’interno, il sapore della zucca è ravvivato con una puntina di noce moscata mentre, all’esterno, il Parmigiano Reggiano spolverato sopra amalgama sapori e agnolotti.
Il secondo è una favola, la carne si scioglie in bocca. Questo piatto è composto da Pluma iberica BBQ con purea di patate affumicate e quinoa soffiata. La Pluma è un taglio di carne che si ricava tra il lombo e il collo del maiale il cui nome deriva dalla sua forma che ricorda una piuma ed è uno dei tagli più pregiati, molto morbido e gustoso.
Dulcis in fundo, forse un dessert troppo dolce. Letto dal menù che recita millefoglie di marroni e pere non mi aspettavo per nulla che ci fosse anche del caramello. Assaggiata singolarmente la crema di marroni è buona e delicata con all’interno pochi pezzettini di pera che si sentono appena. Il vero problema resta il caramello usato come “collante” che con il suo sapore molto forte e deciso ha sovrastato in toto il resto.
ATMOSFERA, SERVIZIO E PREZZI
Il locale ha un’atmosfera rustico-elegante con il personale vestito tutto uguale seguendo i toni del grigio e del nero in contrasto con gli arredi e le pareti più grezzi. Se il tempo lo permette è possibile anche mangiare all’esterno.
Il servizio è stato impeccabile, con il nostro cameriere che si premurava sempre di sapere se tutto fosse di nostro gradimento un po’ sullo stile americano. Quando abbiamo avuto qualche commento sul sito non funzionante e dei feedback sui piatti siamo stati ringraziati e trattati con gentilezza, come giustamente ha detto il gestore di sala “le critiche costruttive sono sempre ben accette”.
I prezzi sono lievemente più alti del dovuto su alcuni piatti, ma la cura con cui sono creati vale un piccolo extra. La zona è molto vivace e all’interno del ristorante ci sono diversi spazi capaci di accontentare le preferenze di tutti, dai gruppi più numerosi a chi cerca un tavolo più tranquillo e riservato. In totale, per una cena come questa, si spendono 48,50€ a testa, coperto, acqua e vino inclusi. Se siete curiosi potete sempre consultare il menù aggiornato sul loro sito.
INFO
Bottega Lucia
Via Carlo Ravizza 4, Milano
info@bottegalucia.eu
tel. (+39) 02 481 4295
lunedì – domenica > 12:00 – 15:00 / 19:00 – 1:30