Popolare come la millefoglie, la tarte Tatin o gli éclair, oggi vi presento un dolce non meno famoso: il clafoutis. C’è la porcellana di Limoges, c’è il pizzo di Tulle e poi c’è il clafoutis. Qual è il collegamento? Stiamo parlando dell’orgoglio di una regione della Francia centrale, la Limousin, per la quale il clafoutis è IL dolce più famoso, tradizionale e tipico.
Il nome clafoutis è oggetto di una controversia etimologica. Secondo alcuni, la parola ha la sua origine nella parola dialettale occitana clafir o claufir che significa “guarnire” o “riempire”. Per altri, l’origine del nome risale alla parola latina clavum fingere che significa “piantare un chiodo”, riferendosi alle ciliegie, che vengono “piantate” nella pasta. In lingua occitana è talvolta chiamato pelhaire, che significa “straccivendolo”, perché il succo che le ciliegie rilasciano durante la cottura colora la pasta di un viola irregolare e le dà l’aspetto stracciato di uno straccivendolo. Inoltre, il clafoutis è anche chiamato il miliard o millard auvergnat.
Tradizionalmente, il clafoutis è un dolce fatto con ciliegie nere, preferibilmente di qualità bigarreaux, immerse in una pastella simile a quella dei waffle (gaufres) fatta di farina, uova, latte e zucchero. Secondo i puristi, il segreto di questa delizia sta nel nocciolo della ciliegia. Si raccomanda vivamente di non rimuovere il nocciolo per preservare il succo, il sapore e le sostanze nutritive del frutto. Nel corso degli anni sono apparse diverse versioni del clafoutis, tanto che oggi è diventato un dolce per tutte le stagioni perché al posto delle ciliegie si può usare ogni tipo di frutta fresca. La frutta deve essere soda e non rilasciare troppo succo, poiché l’aggiunta di liquido all’impasto può compromettere la consistenza del clafoutis dopo la cottura, che se fatto a regola d’arte ricorda vagamente quella di un budino. Tuttavia, i tradizionalisti diranno ancora che qualsiasi clafoutis che non sia fatto con le ciliegie non sarà chiamato clafoutis ma flognarde. L’utilizzo di altri frutti permette di preparare molte varianti, ognuna deliziosa a modo suo, come ad esempio pere e cioccolato, uva bianca, mela, pesca nettarina, albicocca, banana, o anche frutta mista.
Si dice che la ciliegia sia il frutto preferito dai francesi, fin dal suo ingresso trionfale nella cucina nazionale durante il Medioevo. Tra i personaggi famosi che ne furono rapiti ci sono Luigi XV e Napoleone. Il primo, ne era così affezionato che incoraggiò il loro sviluppo promuovendo la scoperta di nuove varietà. È a lui che si deve l’ottimizzazione della coltivazione del ciliegio moderno. Quanto a Napoleone, amava così tanto le ciliegie che oggi il tipo di ciliegia che preferiva porta il suo nome. In Francia, fin dal Medioevo, la ciliegia è presente nei menù, sia cruda che cotta nel vino, e servita come dessert. Intorno alle ciliegie sono sorti detti, miti e leggende nel corso della storia, alcuni dei più famosi sono:
- Nella mitologia greca, le foglie del ciliegio erano la pianta sacra di Venere e i suoi frutti portavano sempre fortuna in amore
- In Italia, in Sicilia per essere precisi, si dice che le dichiarazioni d’amore fatte sotto un ciliegio portino ad una relazione fortunata e felice
- Le leggende sassoni dicono che i ciliegi ospitano gli dei che proteggono i campi
- I cinesi dicono che il ciliegio rappresenta la bellezza femminile e i giapponesi hanno fatto del fiore di ciliegio il simbolo nazionale. Il Giappone fornisce una propria spiegazione per il colore rosa dei suoi fiori: si dice che i fiori di ciliegio erano originariamente bianchi, ma dopo che i samurai cadevano in battaglia, venivano sepolti sotto i petali dei ciliegi, che diventavano rosa a causa del sangue degli uomini potenti.
Ma non indugiamo oltre ed immergiamoci nella preparazione del clafoutis secondo ricetta tradizionale francese per goderci questi deliziosi frutti di stagione.

- Difficoltà: facile
- Tempo di preparazione: 1h e 30′
- Dosi: 12 persone/fette
- Costo: basso
INGREDIENTI

- 500g di ciliegie
- 250ml di latte
- 100g di zucchero (+10g per guarnire)
- 100g di farina 00
- 40g di burro (+10g per imburrare la teglia)
- 5ml di kirsch
- 3 uova
- 1g di sale
PREPARAZIONE
- Per comodità rimuovete il nocciolo da 500g di ciliegie (sebbene la ricetta tradizionale voglia le ciliegie intere)
- Con 10g di burro imburrate per bene una teglia rotonda da 25cm di diametro
- Posizionate le ciliegie all’interno della tortiera imburrata riempiendola tutta
- Versate 100g di zucchero in una ciotola, aggiungete 3 uova intere e sbattete il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo e spumoso
- Aggiungete poco per volta 100g di farina 00 e continuate a sbattere il tutto
- Aggiungete 1g di sale e mescolate
- Versate 40g di burro fuso dopo averlo fatto raffreddare e amalgamate il tutto
- Versate 250ml di latte a temperatura ambiente lentamente e montate il tutto
- Versate 5ml di kirsch (o liquore alle ciliegie) e mescolate il tutto
- Versate tutto il composto ben amalgamato nella teglia con le ciliegie
- Infornate la torta a 190° per 50′ fino a doratura
- Una volta cotta lasciatela riposare per 5′ nel forno aperto e poi spolveratela con 10g di zucchero
STRUMENTI UTILIZZATI
- Bilancia per alimenti
- Bilancino di precisione per alimenti
- Cilindro graduato
- Ciotole di varie misure
- Frusta
- Sbattitore
- Set di spatole
- Tortiera da pastiera con bordi svasati (diametro 22-25cm)
- Tortiera rotonda (diametro 26cm)
HO ANCORA VOGLIA DI…